Noto con piacere che addirittura il
Presidente Giacomini si sia scomodato per replicare al mio comunicato di ieri
sul cantiere di Via Due Ponti, mi fa altrettanto piacere sapere del suo
energico attivismo che però, alla fine dei giochi, non ha prodotto
assolutamente nulla.
E’ proprio il caso di dire,
“excusatio non petita, accusatio manifesta”: nessuna corsia alternativa, niente
lavori notturni e ancora aspettiamo con ansia che faccia rispettare la volontà
del Consiglio, che si è espresso per ben due volte riguardo all’apertura del
passaggio del S.Andrea.
Vorrei ricordare, inoltre, al
Presidente Giacomini che siamo amministratori di un Municipio e non operatori
della Telecom: abbiamo quindi il dovere di ragionare attraverso atti ufficiali
e non attraverso telefonate che lasciano il tempo che trovano.
Atti ufficiali che, tra l’altro,
ancora non si sono visti e che, qualora esistessero, lo pregherei di portare in
aula lunedì per l’interrogazione che oggi stesso ho protocollato, motivo per il
quale ho telefonato in Presidenza al fine di evitare le solite scuse sull’invio
tardivo delle interrogazioni in aula.
Invito quindi il Presidente Giacomini
ad essere più sereno, soprattutto nei confronti di chi non ha mai speculato
sulla questione del cantiere di Via Due Ponti, a differenza dei suoi colleghi
di partito, come Ciardi e il suo capogruppo in Municipio Antoniozzi, che
addirittura il 15 Febbraio hanno chiesto la chiusura del cantiere.
A tutti ormai appare chiara la
responsabilità del Comune e del XX Municipio di aver aperto un cantiere senza
un piano del traffico adeguato e senza una dignitosa informazione per i
cittadini ed è per questo che non sono sufficienti telefonate, mail, incontri
più o meno segreti e piccioni viaggiatori, ma è sempre più necessario un vero e
proprio tavolo tecnico ufficiale che dia risposte serie anche quando il
cantiere supererà il tratto di Via Due Ponti.
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